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ed. Settembre 2023

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METTI EINSTEIN NEL MOTORE

E’ di estremo interesse sapere che cosa accade quando con semplice gesto noi giriamo la chiave per avviare il motore della nostra macchina. La tecnologia delle batterie al piombo non ha subito radicali trasformazioni, tecnicamente il processo è lo stesso di sempre: c’è una piastra o elemento positivo, un separatore e la piastra negativa; il passaggio ionico garantirà l’energia necessaria per avviare la vostra auto, questa è la batteria avviamento sicuramente la più comune.

Vengono inoltre prodotte:

  • batterie trazione ( impiegate sui carrelli elettrici, sulle auto elettriche, sui veicoli per disabili etc…)
  • batterie stazionarie (illuminazione, gruppi di continuità, sale operatorie,batterie in asservimento per tutti in servizi nautica e camperistici etc…).

Le varie tipologie di prodotti

La batteria ermetica AGM riscuote sempre più consenso per la sua capacità di tollerare picchi temporanei di corrente oltre i 14,4 – 14,6 Volt. Assolutamente priva di esalazioni, è perfettamente in linea con le normative in vigore (cellule abitative, camper, nautica, etc.). Vengono prodotte batterie in AGM sia per i servizi che per l’avviamento

La batteria ermetica al GEL ha gli elementi immersi in un elettrolito gelificato. L’unica regola fondamentale, per questo specifico prodotto, è quella di tenere sotto controllo gli impianti di ricarica per non superare i 14,4 Volt, per evitare l’essiccazione del gel e di conseguenza il mancato passaggio di ioni; usando questa accortezza nel controllo, resterà un prodotto dalle prestazioni ottimali.

A ricombinazione di gas: a differenza delle batterie a piastra piana, questa batteria ha gli elementi, positivo e negativo, avvolti in un cilindro con un separatore in fibra. L’elettrolito lavora in sospensione imbevuto nel separatore. Tra le sue caratteristiche principali spicca, la capacità elettrica di spunto più che notevole, nonostante l’ingombro ridott.

Tutte queste tipologie rispondono al vecchio principio base della ionizzazione tra l’elemento +/- , sembrerebbe un principio povero, ma leggiamo l’articolo dell’Ing. Michele Catanzaro uscito su SCIENZA NEW che ci trasporterà nel mondo relativistico di Einstein.

Prefazione curata e scritta da Nicola Palangio

Metti Einstein nel motore (scritto da Michele Catanzaro)

(Fonte LE SCIENZE num. Marzo2011)

Il funzionamento delle batterie al piombo delle automobili si basa su un effetto relativistico. Per osservare la relatività in azione basta girare la chiave di accensione nel cruscotto della macchina. Uno studio pubblicato su “Physical Review Letters” ha dimostrato che l’80 per cento del voltaggio della tipica batteria installata nel circuito di accensione di un’automobile si basa su un effetto relativistico.

Lo studio ha confermato questo risultato con una controprova: se si sostituisse il piombo della batteria con lo stagno. un metallo molto simile ma privo delle proprietà relativistiche del piombo, il dispositivo sarebbe inutilizzabile, e il motore non si accenderebbe. All’origine del fenomeno c’è il comportamento degli elettroni nell’atomo di piombo. Normalmente gli elettroni degli atomi hanno velocità molto inferiori a quella della luce. Però in atomi con nuclei pesanti, come il piombo, la velocità aumenta notevolmente. Gli elettroni devono avvicinarsi alla velocità della luce, cioè a velocità relativistiche, per equilibrare l’attrazione del nucleo.

Lo studio pubblicato su «Physical Review Letterso, condotto da ricercatori dell ‘Università di Uppsala e dell’Università di Helsinki, è la prima simulazione che descrive il funzionamento di una batteria a base di piombo a partire dai principi della relatività.

La simulazione permette di «spegnere» e «accendere» a piacere l’effetto relativistico, e così si è verificato che 10 dei 12 volt di una batteria si spiegano grazie a questo effetto. Gli atomi di stagno hanno una struttura simile a quelli di piombo, infatti il primo elemento si trova sopra il secondo nella tavola periodica. Però, mentre il piombo ha 82 protoni nel nucleo, lo stagno ne ha 50, e i suoi elettroni non hanno bisogno di raggiungere velocità relativistiche.

Una seconda simulazione, fatta sostituendo il piombo con lo stagno, ha dimostrato che una batteria di questo tipo sarebbe inservibile. Ora i ricercatori stanno considerando la possibilità di costruire batterie «relativistiche » sfruttando specie atomiche ancora più pesanti del piombo. L’ostacolo principale è che la maggior parte di questi elementi sono radioattivi, quindi sarebbe sconsiglìabìle tenerli in garage.

(Fonte LE SCIENZE num. Marzo2011)

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